36° Campo di Comunità Una                   Bardineto, sabato 9 agosto 2014

Eucarestia, celebrazione della vita:

Spunti per un momento di deserto individuale




I cristiani, abbiamo visto ora, sono dunque dei "mandati". I cristiani, noi, sono, siamo chiamati a camminare, ad andare. Dove?

Ciascuno ha un suo cammino, ma questo non è neppure sempre chiaro subito. Ad Abramo la voce del Signore dice "lascia il tuo paese e vai dove ti mostrerò".  Abramo non sa dove il Signore lo porterà, ma ha ricevuto una benedizione e una promessa e si fida della voce del Signore. Anche noi siamo benedetti da Dio; anche noi abbiamo ricevuto da Dio la promessa di una vita piena, ricca... "una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo" (Lc 6, 38).

Per realizzare questa promessa cosa dobbiamo fare? Dobbiamo innanzi tutto ascoltare il Signore, dobbiamo poi avere fiducia che lui ci indicherà solo cammini di vita piena, e infine  dobbiamo partire, metterci in cammino.

Per il tempo di deserto di oggi ci viene data una cartolina, con la foto di un sentiero e un mezzo versetto di salmo "Mi indicherai il sentiero della vita".

L'invito che ci facciamo non è però quello di riflettere su quale cammino dobbiamo fare, quali sono le strade da intraprendere (e men che meno quale cammino vogliamo fare): è il Signore che di giorno in giorno ci dirà dove andare. L'unica cosa che mi pare sicura è che ci chiama ad un cammino di maggiore unione con Lui, di maggiore fiducia, di maggiore gioia e di maggiore unione e amore con gli altri.

Certo, se qualcuno ha già ben chiaro il cammino,  è perché c'era già una chiamata.

Questo lo dico perché in passato siamo già stati invitati ad un atteggiamento "volontaristico", a prendersi degli impegni, a pensare: "in futuro", "da domani", "da settembre", "mi prendo l'impegno di fare questo e quello".

Quasi mai funziona.

Potremmo semmai domandarci quali passi avanti potrei fare per essere più libero, più felice... nell'accogliere gli altri, nel superare rigidità, nell'abbandonare idoli...

Siamo dunque chiamati a camminare, siamo mandati, e non ci è chiaro dove.

Nel nostro tempo di deserto possiamo però soffermarci su quali attrezzi devo prepararmi per il cammino. Quali allenamenti, quali esercizi è bene che faccia per poter camminare dove il Signore mi indicherà? Quali impedimenti sarebbe bene che riuscissi ad abbandonare?

In questo ci possiamo far aiutare dalle tracce di riflessione ricevute nella settimana, dentro alle quali c'è un numero grande di spunti.

Ad esempio:

*        renderci conto che siamo davanti a Dio non come singoli, ma come popolo e non solo come comunità dei credenti in Cristo;

*        sentire la benedizione di Dio su di noi, ma che è diffusa sui fratelli, è fatta circolare;

*        riconoscersi manchevoli ma con la gioia di essere perdonati, sempre, e con l'invito a far girare il perdono sulle persone e i fratelli;

*        riconoscere i doni ricevuti in continuazione dal Signore e sentire di dover ringraziare e rendere lode al Signore;

*        scoprire che la Parola di Dio è parola viva, perché, attraverso lo spirito che ci abita, la Parola di Dio ci dice ogni volta parole di vita nuova;

*        e scoprire dunque di dover abbandonare ogni rigidità di schemi mentali propri, per cercare di cogliere la buona notizia di Cristo per me, ora, mangiando e masticando il suo messaggio;

*        scoprire ancora di fare parte del progetto di Dio (la goccia d'acqua nel calice di vino... oppure i 2 pani e i 5 pesci per sfamare 5000 famiglie), una parte insignificante eppure necessaria;

*        il ritrovarsi davanti al mistero di un Dio che non chiede offerte, ma si offre lui a noi, si dona totalmente e ci invita a donarci noi pure ai fratelli;

*        un donarci che ha in Cristo la sua radice, ma anche la sua linfa vitale

*        e poi abbiamo riscoperto l'unità del Padre Nostro, dello scambio della pace e della comunione eucaristica, tutti rivolti a fare di noi un unico popolo di fratelli, nutriti da Cristo e che lavorano per costruire un mondo di pace, di giustizia, di solidarietà.

Ecco, tutta una serie di spunti che ci possono aiutare, mettendoci alla presenza del Signore, a rifletter sul nostro "essere mandati" e su come poterci rendere più attrezzati, più allenati, più pronti a seguire i sentieri che il Signore ci vorrà indicare giorno per giorno.

cartolina

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