Pietro, uno di noi
Un invito a vivere la settimana con
entusiasmo e senza la paura dei nostri limiti, per guardarci dentro con
fiducia, vivendo un'intensa esperienza di Comunità e di amore fraterno. |
Incontrare Pietro vuol dire incontrare uno di noi, seguire Cristo sulle
orme di questo umile pescatore della Galilea è percorrere un cammino di umanità.
Forse proprio per il ruolo di leadership che questo apostolo assunse
nella primitiva comunità, egli non solo simbolicamente, ma anche nella
concretezza della sua vita, venne a rappresentare la tipologia del discepolo,
quello immerso nella sua umanità, quello imperfetto. Questa figura risalta
soprattutto nel vangelo di Giovanni, dove a volte questo è contrapposto alla
perfezione del discepolo amato da Gesù.
Pietro è uno di noi con i suoi momenti di entusiasmo (“È bello stare
qui”) e le sue paure (“Signore salvami!), le sue intuizioni (“Tu sei il
Cristo!”) e il suo non capire niente (“Tu non mi laverai mai!”), la sua fiducia
in Gesù (“sulla tua parola getterò le reti”) e la sua infedeltà (“Non conosco
quell’uomo!”).
Inoltre Pietro è uno di noi perché è uomo della comunità e nella
comunità, è uomo che vive il suo percorso pienamente inserito nel gruppo degli apostoli
di cui è il leader e il portavoce; ogni volta, infatti, che si allontana dalla
comunità, tradisce Gesù e il suo vangelo e finisce per non capirci più niente
nella sua vita.
Allora in ogni istante della vita possiamo guardare a lui perché Pietro
c’è, c’è sempre, e nel bene come nel male vive il suo essere discepolo. Anche
noi siamo qua in questi giorni per “esserci”, con i nostri dubbi, le nostre
incoerenze, sempre però fedeli al nostro impegno nel seguire Gesù, nel fidarsi
di quella dolce voce che in ogni momento ci chiama.
Iniziamo questo percorso con entusiasmo e senza paura; senza la paura
dei nostri limiti perché stanno nella nostra umanità che è dono di Dio e Dio,
di questo ne siamo certi, ci ama così come siamo, e senza paura del nostro
peccato, per non chiudere il nostro cuore alla misericordia di Dio.
Il primo passo
Il primo passo che vogliamo compiere con Pietro è rispondere all'invito
di Gesù, che ci chiama ad avere nella vita momenti forti per poter tornare poi alla
nostra quotidianità per realizzare in noi ed intorno a noi il suo progetto
d’amore. Salire sul monte, qui a Bardineto, così come a Sambuco, San Giovenale o
Prea, vuol dire provare a staccarsi un momento dal nostro tran-tran per entrare
in sintonia con il mondo di Dio: siamo qua per liberarci dai pensieri che ci
occupano nei giorni della nostra vita, siamo qua per ritornare a guardare a noi
stessi e per ricaricare le batterie di quell’amore che Dio vuole riversare nei
nostri cuori, siamo qua con i nostri difetti e i nostri pregi
per ripartire, perché a Genova ritroveremo persone che hanno bisogno di noi.
Siamo qua, soprattutto, per vivere una intensa esperienza di comunità e di
amore fraterno, per accoglierci così come siamo e per continuare a crescere
verso il Regno di Dio.