35° Campo di Comunità Una                 Prea, sabato 10 agosto 2013

Aspetto la vita futura che verrà









Ci avviamo alla fine di questo Campo, il Campo dell'anno 2013.
                                           Primo Campo nel 1979.... sono 35 Campi....

Quante cose sono cambiate.....
             Noi siamo cambiati,..... tutto di noi è cambiato!
Forse adesso otto giorni di convivenza ci sembrano più faticosi....
             ma sicuramente sono più ARRICCHENTI, perché ci lasciamo sempre più interrogare dalle provocazioni che ci arrivano....
                              comunque sicuramente UN DONO!
Un dono che la vita ci fa....

È per questo che ci sembrava importante una breve riflessione sulla VITA....

Nel Credo diciamo "Aspetto la vita del mondo che verrà", ma mi sembra più bella la traduzione letterale della formula in latino, che letteralmente recita:
"ASPETTO LA VITA FUTURA CHE VERRÀ"... la vita nei tempi futuri, nei secoli futuri...

Aspetto la vita che ho ancora davanti a me...
aspetto di vivere la vita da ora in avanti, la mia vita che attendo con grande curiosità, con grande speranza...
                               la vita che avrò davanti da questo momento in poi...
Come un dono...
Viverla per poter ancora costruire un piccolo pezzetto del REGNO DI DIO...
                                             quello che sarò chiamato a costruire,
                                                      e che nessun altro uomo potrà costruire al posto mio.

Abbiamo fatto già tante volte l'esempio del mosaico,
       bellissimo mosaico, al quale manca un pezzetto di pietruzza... e lo si nota subito...
Ecco, è che deve essere il mio impegno,
       l'IMPEGNO di mettere insieme le cose belle,
                                                               le cose importanti che di volta in volta avrò il dono di incontrare.
MOMENTI.... SITUAZIONI.... GIOIE.... DIFFICOLTÀ... tutto da tenere da conto,
       magari sapendole scegliere per non mettere insieme un sacco di cianfrusaglia,
                 ma saper imparare sempre più a tenere nel CUORE le cose preziose...
                                                                            tenerle nel cuore come fondamentali per LA MIA VITA.

Forse imparare anche a non prendere più nulla alla leggera, ma... prendere le cose per quello che sono...
           fondamentali per me e per il Regno di Dio che insieme a tutti sono e sarò domani chiamato a costruire.

La vita è una barca a vela posta in mezzo al mare...
           naviga solo se c'è vento... è il vento che le permette di andare avanti...
                  e su quella barca ci siamo noi... c'è la vita di ogni uomo.
Ma noi cosa possiamo fare?????
            Possiamo fare solo due cose...
                  impegnarci al massimo delle nostre forze a tenere alzata la vela....
                           e reggere il timone per dare la rotta...
Il vento poi non dipende da noi... però...
            non possiamo lasciar scappare l'occasione: quando il vento soffia bisogna essere pronti.
                  Bisogna essere VIVI.... e allora...
                                                           tracciamo la rotta e mano al timone.

Ora noi siamo sulla barca della nostra vita, con tutto il bagaglio del tempo che abbiamo vissuto.

Mentre scrivevo queste parole, mi venivano in mente tanti episodi vissuti,
            tanti momenti che, se ci rifletto, lasciano il segno ora e che sono importanti per dirigere il timone sulla rotta della mia vita futura.

--- Momenti lontani come il profumo della mela che avevo nel cestino dell'asilo;
--- come l'odore dell'inchiostro che ogni mattino a scuola mettevamo nel calamaio del banco;
--- come le parole che ascoltavo dalla mia maestra e che pensavo "una cosa pesante e inutile"
                  e che ora trovo dentro il pane del mio pasto;
--- come la paura che avevo quando ascoltavo i racconti dei grandi nelle serate che allora sostituivano la televisione.
--- E poi, quanto impegno per diventare adulto... non mi capisce nessuno...
--- quanti sogni... quante aspettative...
--- Quante volte ho cambiato i miei piani perché capivo che la vita lì non era percorribile.
--- E poi i sentimenti per le persone amate... per le persone scelte per la vita...
--- Quante volte ho vegliato... abbiamo vegliato...
--- Quante volte ho atteso... abbiamo atteso...
--- Quanto lavoro fatto...
--- quanta fatica...
--- Quante cose belle vissute...
--- quante gioie...
--- quante esperienze nuove...
--- Quanti incontri...
--- quante persone hanno lasciato un segno in noi...
--- Quante volte abbiamo aperto le porte della nostra casa...
--- Quante volte ci siamo detti "non ci capisco più"...
--- Quante volte ci siamo dimenticati di noi perché altri erano più importanti...
--- quante volte ci siamo caricati dei pesi per renderli più leggeri sulle spalle di altri...
--- Quante volte siamo tornati sui nostri passi perché il bene non era quello...
--- Quante volte siamo stati tentati di arrenderci...
--- Quante volte mi sono sentito perso... ma poi...
--- E poi i figli... trovare un posto con loro...
--- quante volte li abbiamo attesi... seguiti... aiutati...
--- E poi, più avanti con gli anni... un po' di fatica... qualche doloretto... qualche arrabbiatura di troppo...
--- Ma anche... quante volte mi sono scoperto a ridere da solo, come sollevato da tutto...
--- Quante volte, IN QUESTI ULTIMI TEMPI, mi scopro a "mettermi nelle mani del Signore"
                    perché è solo lì LA ROTTA CHE POSSO TRACCIARE...
                                da solo mi sembra di NON FARCELA PIÙ... e a guardare bene è proprio vero...
                                              è lì che mi sento sollevato.

Certo che l'incontro con il dono della fede non è stato un momento da poco... tutto è cambiato... tutto è cambiato?
Forse così dovrebbe essere... ma...
            forse non proprio tutto... però, adesso... più avanti con gli anni...
                         mi scopro sempre di più a mettermi nelle mani del Signore...
                                         mi arrendo...
                         anche se faccio di tutto per non farlo capire a nessuno....

Capisco che con l'incontro con il Signore Gesù...
            e con tutte le persone che hanno fatto e che fanno con me un cammino di fede...
                         quando, per dono, soffia sulla vela il Vento che il Signore mi manda....
                                        allora, come posso.... come ne sono capace... navigo.

Mamma mia, che spettacolo!
           Se penso da dove vengo, povero bambino di campagna con le pezze nel culo....
                         con le scarpe fatte e cucite da mia nonna che recuperava le falde dei cappelli per fare le suolature...
                                       che miracolo!

EBBENE
          da tutte queste cose... da questa vita...
                        prende forza, direzione, significato, la mia attesa del domani.

Ancora di più mi piace il pensiero che l'attesa comincia da ADESSO...
          e che deve essere vissuta in ogni suo aspetto....
                        PERCHÉ NON POSSO VIVERE SOSPESO!

Amo...
       tribolo...
             soffro...
                   costruisco...
                          colgo...
                                non lascio andare...
I miei sorrisi di adesso...
       il bene che voglio adesso...
              per i tesori che la ruggine non consuma e che mi metto da parte adesso...
Io vivo adesso... perché non posso fermarmi in attesa di ciò che sarà.

Non posso fermare la mia vita, magari pensando... "e domani"...
Un atto di coraggio potrebbe essere scrollarmi di dosso le pigrizie, le paturnie...

Non vorremo mica fermare la Storia? La Storia va avanti, e io sono nella Storia.

E per noi la Storia è il Regno di Dio che già ora, qui, costruiamo...
        ma che è anche la nostra meta...
                  perché è lì che siamo chiamati a vivere, consapevoli o inconsapevoli...

                            di provvisorio in provvisorio, VERSO L'UNICO DEFINITIVO.

La nostra vita deve essere uno scremare per far risalire a galla le cose più belle che abbiamo...
        e le cose belle che siamo...

Tutti abbiamo come meta il PARADISO... STATO DI FELICITÀ.
         Perché abbiamo come meta l'incontro con la CONSOLAZIONE DI DIO.

E allora la SPERANZA ci prende per mano e ci fa già assaporare ciò che saremo chiamati a vivere un secondo dopo di adesso...
         un futuro che non conosciamo, ma che non può essere slegato dal nostro passato e dal nostro presente...
È troppo bello pensare che l'infinito che abbiamo davanti avrà un sapore che già conosciamo... ma ancora più dolce...
         un sapore che avrà tutti i gusti migliori di quello che è stato il nostro impegno....
"Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò"... "Il mio peso infatti è leggero..."

QUINDI.... lasciamo piano piano schiarire l'acqua delle nostre scelte...
         e allora vedremo con chiarezza quello che resterà, perché eterno come noi.
Di sicuro resterà la CARITÀ come unico riferimento per la nostra vita e per i nostri rapporti con DIO e con i FRATELLI.

Non più ANSIE...
         non più CONTORCIMENTI MENTALI....
                 non più AFFANNI...
                  "Ma di cosa vi preoccupate"... "Lui sa di cosa avete bisogno".

E allora, piano piano, PRENDIAMO CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE CREATURE NELLE MANI DEL PROPRIO CREATORE...
         Ci arrendiamo... perché sentiamo sempre più vicino l'AMORE DI DIO.

Come immaginiamo il PARADISO?...
         Potremmo dire...
                  COME UNA VITA CHE HA SCELTO DI LASCIARE SOLO LE COSE BUONE CHE LO SPIRITO HA SEMINATO IN NOI.

Questo a partire dalla vita futura che è già ora...
         per poter rendere concreto quel modo di dire... É UN PARADISO IN TERRA.
Lasciare che la nostra vita scorra nelle mani del SIGNORE... senza fare inutili resistenze.....

SIGNORE, TU SEI IL MIO PARADISO... È QUESTO CHE ASPETTIAMO...
Siamo dei poveracci...
          MA CE LA METTIAMO TUTTA...
                      ...... Ecco, così mi sento bene ....

Buona vita futura a Rivarolo....
         e poi....
               tutto più bello!

Questo pomeriggio, per concludere il Campo, vivremo insieme il rinnovo delle promesse battesimali, preparandoci con un tempo di deserto questa mattina, aiutati da questo cartoncino che ci aiuta a riflettere sulla mia posizione davanti al Signore, e su ciò su cui baso la mia vita e che forse dovrò abbandonare, per vivere già ora in PARADISO.
Faremo anche un gesto concreto, che ci verrà spiegato al momento.