Dopo
due anni di sosta forzata, dovuta alla pandemia da Covid-19, siamo
riusciti a riprendere i nostri campi, un momento molto importante di
vita fraterna, di riflessione comunitaria e di condivisione.
Date le crescenti difficoltà personali dovute principalmente all'età, abbiamo pensato, verso la fine del 2021, di cambiare il formato del campo sotto vari aspetti: durata più breve, sistemazione un po' più comoda (stanze da una o due persone con bagno in camera) e libertà dal pensare ai pasti e alle pulizie. La proposta è stata accolta molto bene in Comunità e la Certosa di Pesio ci ha permesso di realizzarla in modo molto valido. A gennaio 2022 ci siamo prenotati in 19... e siamo riusciti a partecipare tutti, con entusiasmo! Campo
più breve ma ugualmente molto ricco, anche per le riflessioni che ci
hanno guidato, ma soprattutto per le lunghe condivisioni che ne
seguivano e per i tanti momenti di incontro personale a due o a piccoli
gruppi. Momenti che ci hanno fatto ritrovare e sperimentare la bellezza
di essere Comunità, sorelle e fratelli che camminano insieme e che
condividono porzioni significative della loro vita.
Le riflessioni che hanno dato il ritmo del campo sono state quattro:
Di seguito una galleria fotografica per raccontare anche per immagini il campo e i suoi diversi momenti. |
La Certosa di Pesio si trova nella valle del torrente Pesio, all'interno del Parco del Marguareis, a circa 900 metri. Antico monastero certosino, fondato nel 1173, è ora gestito dai Missionari della Consolata ed è adibita a Casa di Spiritualità, in cui si tengono Esercizi Spirituali, Settimane Bibliche, convegni e ritiri, ma in cui si fa anche accoglienza a gruppi che, come il nostro (o gruppi scout o ACR ecc.), si autogestiscono le proprie attività, con una diversità di spazi a disposizione. Qui
sotto due "foto" da satellite della zona, un paio di foto della Certosa
(il chiostro superiore, al piano in cui si svolgevano tutte le
attività, e quello inferiore, al piano di ingresso dove erano situate
quasi tutte le camere) e un paio di un'ala adiacente del
complesso ma che è attualmente esclusa dalla certosa vera e propria.
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Le
prime tre riflessioni, quella del giovedì sera dopo cena (Dio è amore),
quella del venerdì mattina (Vivere con leggerezza) e quella del venerdì
pomeriggio (Liberi da/per) le abbiamo tenute nella "Sala Fuoco", vicina
alla cappella, con una capienza perfetta per il numero che eravamo. Le
riflessioni duravano sempre una mezz'ora o pochi minuti di più, ma le
condivisioni successive andavano avanti anche per un'ora.
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A
inizio e fine giornata avevamo un breve tempo di preghiera, preparata
da Francesco con materiale della Fraternità di Romena selezionato a
seconda delle riflessioni della giornata: un breve pensiero o poesia,
un salmo, un brano dal Vangelo o dall'Antico Testamento, un pensiero
tratto da scritti di pensatori o maestri spirituali di ogni fede e
parte del mondo e infine una preghiera letta tutti insieme. Prima della
preghiera finale un tempo di risonanza su frasi che ci avevano toccato
tra le cose ascoltate in precedenza. Qui sotto alcune immagini di momenti diversi di preghiera. |
I
pasti li prendevamo nel refettorio, mangiando le cose buone preparate
dalle cuoche. I primi giorni con la compagnia, rumorosa ma festosa, di
un folto gruppo di ragazzi di Milano. Anche questo è sempre stato un
tempo di fraternità. |
Nelle serate
di venerdì e sabato abbiamo organizzato un po' di animazione, dopo la
preghiera. Venerdì con una serata di biodanza e sabato col bellissimo
film di animazione "Luca", ambientato nelle Cinque Terre e con un
grande messaggio di accoglienza. Nelle due foto sotto due momenti della lezione di biodanza. |
Sabato
mattina, in una bella mattinata di sole, abbiamo fatto una lunga
passeggiata dalla Certosa al Pian delle Gorre, su una bella strada
asfaltata sotto gli alberi, di oltre 4,5 km. Eravamo in 14, quasi
tutti, ed è stata ancora un'occasione per parlare a lungo di noi e
conoscerci meglio, di condivisioni personali e di fraternità. Qui sotto alcune foto. In quella di gruppo al Rifugio manca solo Maria, la fotografa. |
Sabato
pomeriggio, per la quarta riflessione ("Vivere il quotidiano") e la
conclusione del campo, ci siamo sistemati al centro del grande chiostro. Cesare ci ha in pratica illustrato, con tanti esempi, come riportare le riflessioni ascoltate nella nostra vita di tutti i giorni. "Ma il nostro posto è là" recita un canto che abbiamo fatto spesso a conclusione dei campi e che abbiamo ripetuto anche questa volta, ed è per questo che il ricordo del campo è stato un adesivo magnetico di Genova, la nostra "Galilea" dove incontrare il Signore. Le condivisioni personali sono andate avanti poi per ben oltre un'ora e mezzo. Nelle foto qui sotto alcuni momenti della riflessione, una foto della raccolta del ricordo del campo e una di una condivisione. |
Domenica mattina, dopo colazione e dopo aver lasciato libere le camere, abbiamo avuto ancora quasi due ore prima della S.Messa,
buone per fare ancora due passi, parlare e condividere. Poi la S. Messa
nella chiesa principale della Certosa, animata da un gruppo di scout di
Torino e concelebrata da alcuni sacerdoti, tra cui padre Daniele, il
responsabile della certosa. |
Infine,
dopo l'ultimo pranzo, prima di partire, ci siamo ritrovati di nuovo nel
chiostro per una foto di gruppo, tutti insieme sotto al Cristo
intagliato in un albero! |
"Durante il giorno, cammina con leggerezza, siedi con leggerezza.
Sorridi più spesso guardando in alto, come se sorridessi al cielo"