La giornata si
è svolta presso il Campo Base "don Piero Tubino". Il Campobase è dedicato a don Piero Tubino (1924-2012), storico direttore della Caritas di Genova che ha partecipato alla costruzione di Caritas italiana e sul territorio diocesano ha cercato sempre di coinvolgere le comunità nella lotta alla povertà e nella vicinanza agli ultimi. Nel corso della sua vita ha sviluppato in particolare la riflessione e l’azione per la pace, la solidarietà in occasione delle grandi calamità naturali e la predilezione per la formazione dei giovani, soprattutto attraverso l’esperienza dell’obiezione di coscienza e dell’anno di Volontariato Sociali. La giornata può essere suddivisa in sei momenti:
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È stato particolarmente bello che ad accoglierci fosse Paolo Bruzzo e sentirgli dire che il suo impegno, ormai trentennale, con la Caritas è frutto della sua appartenenza da ragazzo alla Comunità Una (era in "Nuovi Orizzonti"). Paolo ci ha spiegato gli obiettivi generali del Campo Base, soffermandosi sulle parole chiave che stanno alla base della loro attività: ultimi, giustizia, carità, sviluppo, uomo, pace, comunità. |
Due ragazze, che attualmente vivono al Campo Base (stanno effettuando il servizio civile, dedicando un anno della loro vita al servizio dei più poveri, un anno di impegno e di condivisione con altri giovani), ci hanno spiegato alcune delle molte attività di animazione e ci hanno parlato del loro impegni specifici nella lotta all'emarginazione (persone senza fissa dimora, persone con HIv/Aids). |
Fra Stefano, dei frati francescani di Voltri, ci ha poi proposto una significativa riflessione spirituale e ci ha lasciato il Salmo 85 e alcuni spunti per meditare sul nostro cammino. Particolarmente stimolante la considerazione che, se è vero che sono i giovani la linfa che può far crescere una società migliore, è anche vero che lo stimolo, l'incoraggiamento, le proposte, vengono e devono venire dal mondo degli adulti, senza confini di età. |
La
visita alle camerette della foresteria, dedicata ciascuna a qualche
"eroe" moderno della pace poco conosciuto, ci ha permesso di scoprire o
riscoprire dei grandi modelli di vita per costruire un mondo migliore. Nelle foto qui sotto, in particolare, le camerette intitolate a Miriam Makeba e Etty Hillesum. |
Abbiamo condiviso il pranzo in allegria. Prima di cominciare Francesco ci ha letto una preghiera di don Gigi di Romena. |
Dopo pranzo ci siamo divisi in due gruppi per condividere su quanto abbiamo vissuto e ricevuto durante la mattinata. |
A conclusione della giornata abbiamo partecipato alla Messa celebrata da don Marino Poggi, direttore della Caritas diocesana. |