Per
l'inizio dell'anno 2018-2019 abbiamo incontrato l'Associazione La Piuma
Onlus al Forte Tenaglie.
L'Associazione è nata poco più di una dozzina di anni fa da un gruppo
di preghiera guidato da don Renzo Ghiglione con l'obiettivo di
realizzare progetti di solidarietà sociale e di tutela e valorizzazione
dell'ambiente. Il primo progetto avviato è stato quello di mettere in
piedi una Casa Famiglia su base professionale, che accoglie fino a 4
bimbi/ragazzi in affido temporaneo che, per motivi diversi, non possono
restare nelle loro famiglie di origine. Circa sette anni fa, l'Associazione, che era in cerca di una nuova sistemazione per la Casa Famiglia per motivi di sfratto, ha avuto in concessione dal Demanio dello Stato il Forte Tenaglie, allora in uno stato di completo abbandono, prendendosi l'impegno (enorme) di recuperarlo, utilizzarlo per i loro progetti di solidarietà sociale e renderlo fruibile alla città. La giornata è iniziata con la partecipazione alla S.Messa nella chiesa Santa Maria della Vittoria, celebrata da don Gianni Grondona (già parroco a S.Giovanni Battista alla Costa di Begato), socio de La Piuma. |
Dopo la
S.Messa, siamo saliti al Forte Tenaglie, accolti da Emilio Parodi,
presidente dell'Associazione, che già prima del pranzo, mentre noi ci
saremmo aspettati una breve descrizione del Forte, ci ha invece
condotto in una visita approfondita di un'ora e mezzo buona, in cui non
solo ci ha fatto conoscere abbastanza in dettaglio la storia del Forte,
ma soprattutto ci ha fatto cogliere l'immane lavoro fatto per farlo
emergere dai rovi e dalle piante infestanti e per risistemarne le varie
parti. Qui sotto la foto del Forte visto dal piazzale davanti alla Casa del Telegrafo e varie immagini della visita. |
Dopo la
visita, il pranzo condiviso e il caffè portato da Emilio in persona e,
a seguire, l'incontro con Emilio e sua moglie Laura, in cui ci hanno
condiviso con grande semplicità la storia della loro avventura con la
Casa Famiglia, la ricerca della nuova sistemazione e delle tante porte
trovate sbarrate, e quindi le vicende che li hanno portato ad ottenere
la concessione del Forte Tenaglie, le molte difficoltà superate,
l'intervento inatteso di molte persone, specialmente professionisti,
che sono diventate soci e li hanno aiutati nell'opera mastodontica di
recupero del Forte, l'arrivo provvidenziale di ingenti finanziamenti da
parte di una Banca nazionale, nonché il forte impegno economico di
alcuni soci. Particolarmente toccante è stato però la condivisione della loro vita quotidiana nella Casa Famiglia, il rapporto con i ragazzi in affido temporaneo e il contributo di tutti al buon andamento della casa, contornato da una serie di attività in cui, intorno al lavoro di recupero del Forte, si aiutano e stringono amicizie con persone affidate alle misure di pena alternative o a migranti richiedenti asilo. Una grande testimonianza di Vangelo incarnato e di fiducia che resterà per molti di noi come una luce. |