Comunità Una Rivarolo

Campo San Giovenale di Peveragno
giovedì 6-8-2009

LA PREGHIERA IN SAN MARCO

In questo anno liturgico l'evangelista che ci accompagna nel nostro cammino di fede è Marco. È per questo che vi propongo, oggi, di lasciarci accompagnare e guidare proprio da Marco meditando su quei brani in cui ci narra Gesù in preghiera:


Mc 6,41-8,6 --> "Presi i cinque pani e i due pesci, levò gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani " "Presi allora quei sette pani, rese grazie, li spezzò".

Gesù parte dal quotidiano (pani e pesci) - arriva al Padre (levò gli occhi al cielo) - benedice
(pronunziò la benedizione) - e torna al quotidiano (spezzò i pani) ...

Offro la mia quotidianità a Dio?
Alzo gli occhi al cielo per...
Quando benedico?
Cosa provo tornando nel quotidiano?
Qual è il mio rapporto con il dono?


Mc 6,46 --> "Appena li ebbe congedati, salì sul monte a pregare".

Gesù congeda la folla, sale sul monte e prega!

Come attuo io il distacco...
Che significato do al mio "salire"...
Ho anch'io, come Gesù, il mio monte ... un luogo di solitudine e di preghiera?
Come potrei qualificare il mio rapporto con Dio?


Mc 9,29  --> "Ed egli disse loro: «Questa specie di demoni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera»".

Davanti al male anche a Gesù non resta altra possibilità se non affidarsi a Dio, che sa come ridurlo all'impotenza.

Come affronto i miei limiti siano essi fisici siano essi spirituali o... ?
Il limite mi conduce aDio?
Riconosco a Gesù il suo essere Figlio di Dio? I suoi miracoli mi conducono alla fede?
Davanti al "male" faccio o mi inginocchio?
La preghiera "tempo perso" o "tempo offerto"?


Mc 11,17 --> "Non sta forse scritto: «La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti?»".

Gesù sottolinea la necessità di avere un luogo (casa) in cui Pregare e annuncia una novità:
la sua casa dedicata alla preghiera sarà aperta a tutte le nazioni ...

Sento la "chiesa" come la casa di preghiera a cui fa riferimento Gesù?
È un luogo sacro da non contaminare o si limita ad essere un luogo di fraternità?
Se e che cosa potrebbe contaminare la mia "casa di preghiera"?
E mia o di tutti?
È aperta? A chi?


Mc 11,25 --> "Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati".

Gesù parte dal quotidiano arriva al Padre ... e torna al quotidiano...

Solo chi è libero -libero dentro -può pregare:    libero da chi e da che cosa
Cosa provo nel sentirmi perdonato da Dio?
Cosa provo nel sentirmi perdonato dai fratelli?
Come vivo il dono del perdono? E il mio rapporto con la Riconciliazione sacramentale?


Mc 14,22-23 -->  "Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti".

Con queste parole Gesù istituisce l'Eucaristia e ciò che è pane e vino, grazie alla preghiera di ringraziamento, si trasformano in corpo e sangue, dono di salvezza!

Mi lascio trasformare dalla preghiera?
Riconosco alla preghiera di essere la via che mi conduce nel "mistero" della realtà?
Cosa ne penso dell'affermazione "Senza preghiera... solo finte verità!"?...
Qual è il mio rapporto con l'Eucaristia?


Mc 14,32-40 --> "Giunsero intanto a un podere chiamato Getsemani, ed egli disse ai suoi discepoli: "Sedetevi qui, mentre io prego”. Prese con se Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. Gesù disse loro: “La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate". Poi, andato un po' innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell'ora, E diceva: "Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu". Tornato indietro, li trovò addormentati e disse a Pietro: “Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare un'ora sola? Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole". Allontanatosi di nuovo, pregava dicendo le medesime parole. Ritornato li trovò addormentati, perché i loro occhi si erano appesantiti, e non sapevano che cosa rispondergli"

Nell’ora della prova... Gesù prega e si affida al Padre, per il quale tutto è possibile.
È la preghiera che gli consente di "entrare” nella volontà di Dio!

Nella mia preghiera offro il dolore, la sofferenza, l'abbandono, il tradimento ...?
Apro fino in fondo il mio cuore a Dio perché sia a "risanarlo" e "irrobustirlo"?
Credo che senza preghiera anch'io mi addormenterei "cadendo sopraffatto" sotto della mia umanità?
Qual è la mia "via" per entrare nella volontà del Padre?
Riconosco alla preghiera dì essere la fonte e il cuore della mia vita cristiana?