Natale In Piazza 2018 - 24 Dicembre 2018

Nonostante, col passare degli anni, il numero di persone coinvolte nell'organizzazione e nella partecipazione alla giornata cali pian piano, resta per noi importante testimoniare che il Natale è una festa religiosa che richiama alla solidarietà, alla fraternità, all'accoglienza e alla pace.

Per l'organizzazione e lo svolgimento di questa giornata dobbiamo ringraziare il Municipio V Valpolcevera per la preziosa collaborazione organizzativa, il Celivo per la concessione di gazebo e amplificatore, i supermercati Basko, Superbasko, Metà, In's e Ekom per la gentile collaborazione e la Parrocchia di San Giovanni Battista della Costa di Rivarolo, che anche quest'anno ha collaborato con la stampa di locandine e volantini.

Elemento importantissimo della giornata è stata la raccolta di generi non deperibili nei cinque supermercati della zona nominati sopra, a beneficio delle famiglie in difficoltà della zona attraverso "il Punto Valpolcevera", gestito dalle Società San Vincenzo de Paoli della vallata.

La raccolta è stata condotta mediamente per oltre 4 ore da un totale di 19 volontari che facevano turni di 2/2,5 ore. Di questi 6 erano esterne alla Comunità e alla parrocchia di Rivarolo. A queste persone si aggiungono quelle del Punto che hanno lavorato ad accogliere gli scatoloni, nonché successivamente sistemare e ordinare i prodotti.

Il quantitativo dei prodotti raccolti è stato di 655 kg, di poco inferiore allo scorso anno, ma ancora un sostegno significativo per Il Punto. Sì è raccolta tanta pasta, ma anche riso, pelati, legumi, biscotti, latte, zucchero, olio, farina, succhi di frutta, saponette, shampoo e dentifrici.
raccolta  raccolta
Raccolta in due supermercati di Via Vezzani

Nel pomeriggio, dalle 16 alle 17, un'ora di silenzio per la pace, un segno che non sappiamo quanti cuori può interrogare, ma che ci sembra sempre importante, per dare anche un senso più alto alla raccolta di generi alimentari.
A conclusione dell'ora un saluto fraterno con una fetta di panettone e un brindisi con un sorso di spumante o di bibita.

ora di silenzio 

  brindisi  brindisi
  
Durante l'ora di silenzio abbiamo letto, come spunto di riflessione, un pensiero delle Comunità fiorentine dell'Isolotto e delle Piagge, che qui riportiamo.


Natale 2018: Nessuno è straniero su questa terra

Desideriamo vivere questa Veglia di Natale riaffermando che l’unica strada possibile per affrontare le nuove povertà, le paure generate dall'economia neo-liberista, le insicurezze che il mondo contemporaneo produce, le guerre e le violenze, la crisi ecologica, è quella di riconoscersi tutti appartenenti ad un'unica umanità, di contrastare la guerra tra poveri, di lottare insieme contro ogni discriminazione, difendendo non i nostri piccoli privilegi ma i diritti per tutti; ed è quella urgente di avere cura del nostro pianeta e di tutte le creature che lo abitano.

Questi non sono buoni sentimenti per anime belle, ma la sola strada percorribile – nell'alveo della non-violenza – per vivere insieme in modo umano; questo è il Natale inteso come nascita perenne, come tensione comune verso l’uguaglianza e la fraternità.

Se il Natale ci ricorda che Gesù è nato come un immigrato respinto, in una famiglia per la quale «non c’era posto per loro nell’albergo» (Luca 2,7) e che fu costretta dalla violenza del potere alla fuga in Egitto, ci ricorda anche che è dagli ultimi, dagli scartati provenienti dall'ultima periferia dell'impero, che può nascere una prospettiva di salvezza.

Il racconto della moltiplicazione dei pani e dei pesci, presente in tutti e quattro i Vangeli, non mostra un miracolo sensazionale ma mette a confronto due mentalità che ancora oggi ci interrogano. Da un lato quella di cui sono vittime anche i discepoli che rivolgendosi a Gesù dicono «manda via la folla perché vada in campagna o nei villaggi a comprarsi qualcosa da mangiare», «non abbiamo che 200 denari, come potremo sfamare così tanta gente?»: è la mentalità del comprare, del possesso, dell'accaparramento, della paura di non avere abbastanza e quindi del “prima noi e che gli altri vengano allontanati, si arrangino”. L'altra mentalità, indicata e praticata da Gesù, e probabilmente da altri di cui non ci è arrivato il nome, è quella della fiducia e della condivisione: non mandare via nessuno, non lasciare nessuno ad arrangiarsi da sé, affrontare i problemi insieme, mettere in comune quello che si ha, quello che si è, che si può e si sa fare.

In questo tempo in cui le persone sembrano o sono più che mai impaurite, disgregate e incattivite (come si legge nel recente Rapporto Censis), rinnoviamo la speranza nell'umanità e il nostro impegno per un mondo di pace, di rispetto reciproco, di giustizia, di dialogo e fraternità; un orizzonte che abita il messaggio evangelico, così come quello di tante espressioni della sapienza umana, nonché i principi della nostra Costituzione. Per dirla con le parole di Martin Luther King, ci rifiutiamo «di accettare il punto di vista secondo cui l’umanità è così tragicamente legata alla mezzanotte senza stelle del razzismo e della guerra e che la luminosa alba della pace e della fratellanza non potrà mai diventare una realtà»,.… crediamo «che la verità disarmata e l’amore avranno l’ultima parola. La speranza di un mondo sicuro e vivibile spetta agli anticonformisti disciplinati che si dedicano alla giustizia, alla pace e alla fratellanza».

La Comunità dell’Isolotto e la Comunità delle Piagge