Pellegrinaggio della Comunità Una a Verona
esperienze di fede viva e attiva

 
  (28-30 aprile 2018)


 
 

Sabato
al CUM, a Fittà (Associazione "Sulle Orme")
e celebrazione eucaristica a Marcellise

Domenica
al Monastero del Bene Comune di Sezano
(+ turismo serale a Verona)
 Lunedì
alla Casa Editrice Gabrielli
e ritorno con soste sul Lago di Garda

Un pellegrinaggio fallimentare, se guardiamo i numeri, perché pochi così non siamo mai stati, ma un grande successo, se guardiamo ai contenuti, all'incontro con realtà di Chiesa vive, gioiose, profonde, capaci di grandi aperture e di esperienze quotidiane di fraternità, realtà in cui la Parola di Dio pervade e alimenta il vivere quotidiano. Ci siamo portati a casa un bagaglio ricco di sentimenti, emozioni e conoscenze. E di tutto questo dobbiamo ringraziare soprattutto il Signore, e poi anche le sorelle e i fratelli che dal lato veronese, ma anche da quello genovese, hanno dedicato tempo, cuore e energie a preparare ogni dettaglio.

Prima tappa di sabato: il CUM di Verona 

CEDORPrima tappa del viaggio è stato il CUM di Verona (Centro Unitario per la formazione Missionaria, della CEI). Subito dopo la sistemazione in camera ci è stato presentato il CEDOR (CEntro Documentazione Oscar Romero), da parte di don Felice Tenero e della responsabile del CEDOR Elisa Rebecchi. Il CEDOR raccoglie e diffonde un patrimonio enorme di documentazione, riguardante soprattutto l'America Latina, ma ora anche Asia e Africa, importantissimo per la formazione dei missionari che andranno ad operare in quei luoghi. La documentazione è costituita da libri, riviste, video, tesi di laurea. Richiamandosi alla figura di Mons. Romero, vescovo di San Salvador assassinato nel 1980, il CEDOR documenta l'evoluzione della storia dell'America Latina, focalizzando la propria attenzione sull'impegno dei popoli nelle lotte contro le dittature, prima, e l'esclusione ora, raccogliendo l'informazione prodotta dai diversi soggetti culturali, politici, sociali e religiosi dell'America Latina contemporanea.
La documentazione raccolta offre all'utenza la posizione delle chiese, delle organizzazioni non governative, delle culture minoritarie e minacciate, rispetto alle problematiche che caratterizzano l'evoluzione politica e sociale del continente latinoamericano e riguardano ogni aspetto della vita, la storia, le usanze, fede e religione, la situazione politica ed economica della popolazione, la cooperazione, ecc.
Dal 1997, con la nascita della Fondazione Cum, la raccolta di documentazione si è aperta a tutti i Paesi del Sud del Mondo.

CEDORCEDOR

Al CUM e al CEDOR abbiamo sentito, pur con la massima pacatezza, il battito del cuore verso i popoli oppressi dell'America Latina e di tutto il mondo, lo slancio verso i poveri, l'anelito per una più vasta e diffusa giustizia sociale, il risuonare degli stimoli di papa Francesco (anche attraverso molti pannelli stampati che si susseguivano per i lunghi corridoi del CUM) perché la nostra Chiesa sia una Chiesa in uscita, aperta, solidale.

Seconda tappa di sabato: a Fittà con l'Associazione "Sulle Orme"

Ci siamo poi trasferiti a Fittà, sulle colline, dove abbiamo pranzato alla Trattoria Sociale "Cinque pani e due pesci". La Trattoria costituisce una di varie attività della Cooperativa Sociale Multiforme, che a sua volta nasce dall’Associazione Sulle Orme Onlus che ad oggi gestisce tre case di accoglienza, luoghi che danno uno spazio di vita a persone ferite dalla sofferenza e dalla povertà.

pranzopranzo

Nella foto che segue, in piedi è don Paolo Pasetto, ordinato sacerdote nel 2012, ma che aveva iniziato il progetto di accoglienza, insieme ad altri giovani di Soave, fin dal 2004. In quella successiva siamo a visitare il laboratorio di produzione di marmellate artigianali.

pranzolaboratorio

Dopo pranzo abbiamo avuto l'incontro con la Comunità di Accoglienza della Casa Don Nicola di Fittà. L'iniziativa di don Paolo ha coinvolto tutto il piccolo paese di Fittà, i cui abitanti hanno praticamente tutti dato una mano a ristrutturare la canonica, che era ormai abbandonata, perché potesse ospitare la Comunità. Ci hanno parlato don Paolo, Sara, che si sta per laureare in teologia, Giulia, che viene da Bologna ed è approdata qui dopo l'esperienza con Altromercato e quella dell'insegnamento della fotografia.

incontroincontro

Nella foto che segue, Albert, ci racconta la sua storia, veramente toccante e fonte di speranza, di adolescenza tempestosa approdata in questa Comunità che gli ha dato una nuova dimensione di vita e un mestiere. Nella foto successiva, in piedi, è Paolo Ferrari della Comunità di Base di Verona (Gruppo del Fuoco), che ha organizzato i diversi incontri e per tutti e tre i giorni ci ha accompagnato, facendoci da guida.

incontroincontro

Terza tappa di sabato: celebrazione eucaristica a Marcellise

Dopo l'incontro con la Comunità di Fittà e un sorso di bibita per rinfrescarci, ci siamo trasferiti a Marcellise, dove don Paolo è parroco, per la messa vespertina delle 18:30. Se all'esterno tutto appare normale, la sistemazione della chiesa all'interno denota un tocco di attenzione particolare, con un ampio spazio centrale per l'altare e l'ambone e tutti i partecipanti disposti attorno.

Marcellisechiesa Marcellise

All'inizio della messa don Paolo ha salutato la nostra Comunità e ha poi presentato i protagonisti principali di quella celebrazione: la bimba che riceveva il battesimo e i suoi genitori. Per la bimba, portata in braccio da un membro della comunità parrocchiale, un gesto di tenerezza da parte di tutti i presenti, perlomeno quelli del cerchio interno.

inizio messagesto tenerezza

Qui sotto la proclamazione del Vangelo da parte di don Paolo, con i genitori della bimba da battezzare a fare da spalla. E poi il padre della bimba, a nome anche della moglie, ha tenuto la prima "omelia", condividendo quello che per loro significa il battesimo della figlia.

Vangeloprima omelia

Don Felice Tenero, già missionario in Brasile, ha completato la riflessione. Il battesimo poi è stato praticamente concelebrato da tutti i partecipanti all'eucarestia....

seconda omeliabattesimo

Una messa con dei canti vivaci e vissuti con gioia, resi speciali anche quando molto noti, come il canto all'offertorio "Servo per amore". Albert, il ragazzo conosciuto a Fittà, accompagna con la batteria. Bello e gioioso anche il canto del "Santo", in Spagnolo: anche la bimba appena battezzata ne è coinvolta! E il canto finale, "Danza la Vita", è una festa!

canto offertoriocanto Santo

Domenica a Sezano (e Verona)  

Domenica mattina al Monastero del Bene Comune di Sezano

Il sabato sera, stanchi, abbiamo fatto una cena semplice al CUM, preparata da una suora, e infine alcuni hanno assistito alla proiezione di un interessante documentario sulle Comunità di Base del Brasile. Domenica mattina, alle 9, di nuovo sul bus diretti alla volta di Sezano, dove siamo saliti al "Monastero del Bene Comune", sede di un'associazione che sostiene e promuove molteplici iniziative (dal sociale alla crescita umana, dal dialogo tra le fedi alla creatività) in collaborazione con una piccola comunità di Stimmatini.

partenza dal CUMArrivo a Sezano

Il monastero risale a 11 secoli fa, ed ha ospitato in passato vari piccoli gruppi di monaci. Il chiostro, paradossalmente non chiuso ma aperto verso l'esterno, è il simbolo della vocazione del Monastero del Bene Comune. Attualmente risiede qui una piccola comunità di Stimmatini e il monastero ospita una varietà di attività e incontri su temi diversi, dall'impoverimento al land grabbing, dallo sfruttamento dell'acqua alla lotta alle mafie, dagli incontri ecumenici e interreligiosi alle esperienze di yoga. Appena arrivati abbiamo avuto un incontro con padre Silvano Nicoletto, che ci ha illustrato le linee generali della loro vita e della loro azione, e in particolare la loro vocazione all'apertura verso gli ultimi, verso rapporti di fraternità con tutti e verso tutti gli aspetti di salvaguardia della dignità delle persone e del creato.

chiostroincontro con padre Silvano

Il fulcro della vita settimanale del Monastero del Bene Comune è comunque la celebrazione eucaristica domenicale, o Cena del Signore, che inizia sempre facendo memoria degli eventi principali accaduti nel corso della settimana. Si inizia con le situazioni drammatiche, quelle di oppressione o le tragedie naturali, le speranze di riscatto e di liberazione, ecc., a cui si risponde cantando un versetto del Kyrie, per passare alle buone notizie di iniziative di pace, di nuova convivenza e condivisione, ecc.,a cui si risponde con un versetto del Gloria. Dopo le letture e l'omelia, una professione di "fiducia" e lo scambio della pace. Anche qui, come a Marcellise e ancora più nettamente, i fedeli sono disposti tutti attorno allo spazio vuoto centrale. Nel mezzo, il "tavolo" con ciò che occorre per l'eucarestia.

Santa cenabrutte notizie

buone notizietavolo offertorio

L'eucarestia è celebrata non con delle ostie ma con un pane preparato dagli Stimmatini la sera prima. Questo pane, dopo la consacrazione, viene spezzato per la comunione e il Corpo del Signore è distribuito a tutti i presenti che restano al loro posto. Dopo la celebrazione eucaristica abbiamo pranzato insieme a tutti i presenti al monastero.

eucarestiapane spezzato

comunionepranzo

Domenica pomeriggio: incontro di lettura popolare della Bibbia  


Nel pomeriggio l'incontro di lettura popolare della Bibbia, sempre nella grande sala dove si è celebrata l'Eucarestia, con diversi gruppi venuti al monastero per l'occasione e per incontrarsi con noi della Comunità Una di Rivarolo. Dopo un canto, abbiamo cominciato col prensentarci tutti brevemente, uno per uno.

LPBLPB

Una preghiera, la lettura di un brano biblico e poi il cuore dell'incontro, una condivisione a coppie, tra persone non dello stesso gruppo, come nelle "binas" fatte a Sambuco in anni ormai lontani. Così ciascuno di noi ha condiviso un po' della sua vita con una persona mai conosciuta prima, chi rimanendo in cappella e chi uscendo nel piccolo chiostro subito fuori.

binasbinas

binasbinas

Qui sotto Luciano che fa "binas" con don Felice Tenero. Abbiamo poi scritto ciascuno, su dei fogli colorati, delle parole riassuntive di quello che avevamo condiviso. Tre persone poi le hanno guardate in silenzio, ne hanno scelte una per ciascuno e lette per tutti.

binasfogli

Dopo la preghiera finale e il canto finale, preparate e animate dalla nostra Comunità, ci è stato proposto, come conclusione, il gioco di passarci dei gomitoli di filo, continuando a tenerne in mano uno, prima girando al contorno e poi anche incrociando attraverso il cerchio, fino a creare una vera e propria ragnatela, a simboleggiare il legame fraterno che si costruisce tra chi condiivide la Parola di Dio.

gioco filigioco fili

filifili

  

Domenica sera: visita di Verona


Nel tardo pomeriggio di domenica ci siamo dedicati a un po' di turismo. Per prima cosa siamo andati col pulman sulla collina dove sorge il santuario di N.S. di Lourdes, per una vista panoramica. Poi abbiamo fatto un lungo giro a piedi nel centro, cominciando col girare attorno all'arena di Verona.

VeronaVerona

Camminiamo per le stradette del centro di Verona e visitiamo la chiesa di San Giovanni in Foro, ancora aperta, il Palazzo del Capitano, la Piazza dei Signori e la Piazza delle Erbe. Nella quarta foto qui sotto vediamo Paolo Ferrari che spiega e don Felice che si rinfresca..

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Infine arriviamo lungo l'Adige, ma per andare al ristorante, proprio dall'altra parte del fiume, dovremo traversare il Ponte Pietra, là sullo sfondo nella prima foto qui sotto. Ed è proprio bella la vista dell'Adige che passa sotto il Ponte Pietra, del ponte stesso, dello sfondo della città, del cielo tempestoso!.

VeronaVerona


Lunedì: ritorno a Genova  

Lunedì mattina a Cengia alla Casa Editrice Gabrielli

Lunedì mattina un altro "tocco" di "turismo culturale": andiamo a Cengia, un paesino poco fuori Verona, a visitare la piccola Casa Editrice Gabrielli, a conduzione familiare, dove ci accoglie il Sig. Gabrielli in persona. Ed è sempre lui, Emilio Gabrielli, che ci racconta la storia di quest'avventura, iniziata insieme alla moglie Lidia. All'incontro è presente anche una delle due figlie che attualmente conducono la casa editrice. Così, dopo che ci hanno spiegato lo spirito che li spinge e offerto una panoramica delle pubblicazioni recenti, curiosiamo tra i libri esposti... e ne compriamo anche qualcuno. Alla partenza ci siamo ancora fermati all'esterno a parlare con la Sig.ra Lidia e con l'altra figlia.

GabrielliGabrielli

GabrielliGabrielli

Lunedì: ritorno passando dal Lago di Garda


Al ritorno un po' di turismo con un'oretta di visita/passeggiata a Torri del Benaco, sul Garda, per spostarci poi per pranzo a Bardolino, più a Sud e più vicino all'autostrada. Pranzo sul lungomare... ops! sul lungolago! Bella compagnia, bellissimi incontri, bellissimo pellegrinaggio!

Torri del BenacoBardolino

BardolinoBardolino



 
Misericordia e verità s'incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
La verità germoglierà dalla terra
e la giustizia si affaccerà dal cielo.!
(dal Salmo 85)