Preghiera di giovedì 3 febbraio 2011 - Gruppo Luce

Siamo veramente sale e luce?

Traccia per la riflessione - Domenica 5a Tempo Ordinario, anno A

Dal Vangelo secondo Matteo  (Mt. 5, 13-16)

Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. 
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.


 

Gesu vive in un’epoca con molti problemi,  simili a quelli dei tempi odierni. C’è un potere imperiale che sottomette i popoli e favorisce quei governanti favorevoli ai propri interessi; c’è un potere religioso che flirta con i potenti per non perdere i suoi privilegi; c’è chi si arricchisce vieppiù opprimendo e sfruttando; ci sono grandi masse di impoveriti che soffrono per fame, malattie, ingiustizie varie, i quali non ricevono neppure il conforto della religione, che  li opprime con molte  norme, facendoli sentire indegni dell’aiuto di Dio. In mezzo alle “tenebre” in cui si trova il mondo,   spunta una LUCE: Gesù! E’ come se ci trovassimo in una oscura notte ed Egli con un potente fascio di luce ci mostrasse LA META: è ciò che,  soprattuto i POVERI, hanno sempre sognato: “Come la cerva anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio”.

Forse pure noi, come a quei tempi, abbiamo soltanto sognato “pascoli” abbondanti irrigati da corsi d’acqua ove regni l’abbondanza, la felicità, la pace, sia per noi che per i nostri cari, poi anche per gli altri,  aiutandoli come si può, ma senza preoccuparci di cambiare le storture del mondo: così ci hanno insegnato, così ci accontentiamo! Il Padre, non sarà molto contento di noi, ma ci accetta egualmente!

O forse molti di noi hanno mirato soltanto ai valori della “libertà, eguaglianza, fraternità” ….non pensando specificamente a Dio! Poco importa: il Padre non esclude i figli che ancora non lo hanno conosciuto. Del resto i valori profondamente umani sono anche divini! Chi cerca essi, prima o poi incontra il Figlio di Dio fatto uomo.

O forse qualcuno di noi, che si sente credente, ha cercato Dio:  “L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio?”. Ma troppo spesso si sono fermati soltanto alla ricerca di Lui con preghiere, contemplazione, rispetto di norme religiose, pellegrinaggi, novene, offerte, riti, ecc, dimenticando gli “altri”, i suoi “figli”! Che senso ha amare un padre e dimenticarne i figli?

Gesù allora ci ha indicato DOVE cercare il Padre: nei suoi figli, soprattutto nei più poveri. La meta per Lui non è soltanto il Padre, ma il Regno di Dio, ossia la Grande Famiglia Umana che ha Dio per Padre e i propri simili per fratelli. Questa è la Meta verso cui andare.  E ci indica anche il  MODO di camminare : “Fate agli altri ciò che vorreste fosse fatto a voi” . Di più: “Amatevi come io vi ho amati”.

Per tutto il resto ci lascia liberi e fa appello alla nostra responsabilità, secondo i talenti che abbiamo ricevuto. Liberi di sceglierci i mezzi, i sentieri da percorrere, i programmi da realizzare, i settori in cui operare, la celerità con cui progredire, le regole…le Leggi. Ogni popolo, ogni cultura, ogni persona, ognuno secondo le proprie capacità…. Sempre ispirati dallo Spirito d’amore che agisce negli umani anche se a loro insaputa: “Ama e fa ciò che vuoi”. Gesù indica tutto questo nel suo programma di vita: le Beatitudini (Mt. 5, 1 segg.)

Gesù, a coloro che  hanno conosciuto, accettato e deciso d’essere suoi discepoli, dice:  “Voi siete il sale della terra….voi siete la luce del mondo ”. Ossia ad essi affida la continuazione della sua missione di mostrare la Meta e il Come perseguirla. E li mette all'erta di agire con il suo stesso stile, con la vita, con le opere, con l’azione in difesa soprattutto degli ultimi, dei poveri, degli emarginati…..disposti ad essere perseguitati e a dare la vita! Sale e luce vanno ricollegate al discorso precedente. “Beati coloro che hanno scelto d’essere poveri perché in essi Dio regna" e attraverso essi agisce.  Hanno scelto la povertà, ossia uno stile di vita essenziale e semplice,  per condividere con tutti vita e beni,  per sentirsi fratelli, per dedicarsi agli ultimi, opponendosi al potere del denaro  ed evitando di accumulare  beni.  A costoro sono affidati  coloro che piangono e i miti ossia i diseredati, i derubati, che neppure hanno la forza di lottare per riavere il maltolto… Insomma, tutti “quelli  che hanno fame e sete di giustizia”, che Gesù definisce “beati”, perché il Padre interverrà per consolarli e saziarli. Ma lo farà attraverso l’azione di coloro che hanno scelto d’essere poveri, valere a dire  i misericordiosi , i retti di cuore, gli operatori di pace, persone  che  lottano per la giustizia e la pace…..e proprio per questo sono invisi ai potenti, quindi perseguitati per la giustizia.

Essere “sale e luce” significa quindi essere testimoni del messaggio di Gesù “Via, Verità e Vita”. Non significa essere possessori della “Via, Verità e Vita”. Portatori di giustizia e d’amore, lottatori per i diritti umani: non esportatori di “civiltà cristiana”, di “religione cristiana”. Né tantomeno di  usanze, riti, cultura cristiano-occidentali, che sono soltanto “manifestazioni esterne” della fede di determinati popoli!