Bivacco per la festa di Comunità Una
Fraconalto, sabato e domenica 2 e 3 giugno 2012

 
 
Essere profeti oggi!:
Piccolo esame di coscienza per profeti dilettanti



 
 
 

  1. Alla base della chiamata del profeta c’è l’immediata esperienza con Dio stesso; ogni profeta è in rapporto sempre personale e quindi immediato con Dio; ciò rende il messaggio nuovo, vivo ed attuale.

  2. Il mio parlare ed il mio agire hanno riferimento con la mia personale esperienza di Dio?
     
  3. Il profeta è chiamato a guardare cioè ad avere gli occhi fissi sulla realtà, sulla storia, per interpretarla, per spiegarla alla luce di Dio. Al guardare segue il parlare, che è annuncio del messaggio di Dio e denuncia delle mancanze e del peccato dell’uomo. Il ministero profetico è la voce di Dio che risuona alta, forte, incisiva per far sentire il giudizio di Dio; pertanto i profeti sono la memoria continua e sempre operante della storia, dove Dio continuamente opera.

  4. Come guardo al mondo? Uso gli occhi di Dio? Al mio guardare segue la parola della denuncia di fronte all’ingiustizia? Guardo alla storia personale e del mondo intorno a me come luogo della presenza di Dio?
     
  5. Il profeta vuole riportare il popolo a Dio perché ciò che conta è l’incontro personale con Dio; per cui l’annuncio del profeta si incentra sull’amore, sulla conoscenza di Dio; il culto stesso è giustificato nella misura in cui esso è il luogo della ricerca e dell’incontro con Dio.

  6. Nella mia vita quanto conta il mio incontro personale con Dio? Vivo la preghiera come via per conoscere ed amare Dio?
     
  7. La predicazione dei profeti si caratterizza per il carattere sociale dei suoi annunci: il giusto rapporto con Dio trova la sua pienezza nel giusto rapporto con il prossimo; quindi i profeti sono uomini capaci di schierarsi dalla parte del più debole e del povero, diventando così fortemente critici dell’ordinamento sociale costituito. Occorre purificare il rapporto con Dio e mettere in pratica le sue leggi con giustizia e diritto. Il profeta è coscienza critica della comunità perché la rende possibile l’intelligenza del presente e perciò stesso la apre all’intelligenza del futuro.

  8. Sento la mia chiamata ad essere coscienza critica di una società ingiusta? Oppure mi adeguo al pensare comune per evitare scontri?
     
  9. Il messaggio profetico, al di là del semplice avveramento di ciò che viene profetizzato, ha quindi le seguenti caratteristiche:

  10. • l’annuncio dei progetti di giustizia e di bene di Dio;
    •il pieno inserimento del messaggio profetico nel cuore dell’uomo e dei suoi problemi;
    • l’universalità del disegno salvifico di Dio:
    • il carattere di storicità e di concretezza del messaggio profetico.
    Vivo nella concreta speranza della giustizia di Dio? Guardo davvero all’umanità che mi circonda? Sono cosciente che l’annuncio evangelico è davvero per tutti gli uomini? Il messaggio di Dio è segno concreto e storico; sono cosciente di essere oggi la mano di Dio nel mondo?