giovedì 24 maggio 2012
Il profeta: uomo che vive secondo lo Spirito di Dio (Ezechiele)








“Stando ai dati attuali del suo libro, Ezechiele ha esercitato tutta la sua attività tra gli esiliati di Babilonia tra il 593 ed il 571 a.C., date estreme indicate nel testo.
Ezechiele è un sacerdote. Il tempio è la sua preoccupazione, sia si tratti del tempio presente contaminato da riti impuri, che di quello futuro di cui descrive il disegno e dove vede ritornare Dio.
Ezechiele ha il culto della Legge e il rimprovero di aver "profanato i Sabati" riappare come un ritornello.
Ezechiele rompe con il passato della sua nazione: il ricordo delle promesse fatte sul Sinai appare sporadicamente, ma se Dio è sempre stato fedele non è stato per mantenere le promesse, ma è per difendere l’onore del suo nome.
Il messianismo di Ezechiele , poco espresso, non è più regale e glorioso: egli pure annuncia un futuro Davide; ma questi non sarà che il Pastore del suo popolo.
Ezechiele rompe con la tradizione della solidarietà del castigo ed afferma il, principio della retribuzione individuale.
In lui si congiungono lo spirito profetico e quello sacerdotale; i riti che sussistono sono valorizzati dai sentimenti che li ispirano.
Tutta la dottrina di Ezechiele è basata sul rinnovamento interiore: bisogna farsi un cuore nuovo e uno spirito nuovo o, meglio, sarà Dio che darà un altro cuore e metterà  nell’uomo uno spirito nuovo (vedasi il brano letto stasera).
Questa spiritualizzazione di tutti i dati religiosi è il grande apporto di Ezechiele” (cfr. Bibbia di Gerusalemme – introduzione ai profeti pagg. 1532-1535).
 

Fin qui una breve introduzione al libro di Ezechiele: ognuno può in ascolto sentire ciò che il brano gli suscita. .A me premeva sottolineare due cose: Avere un cuore nuovo e così essere parte del popolo di Dio.
Volevo tentare di commentare questo brano; l’idea di coscienza individuale, di solidarietà, di popolo e di profezia, attraverso alcuni pezzi della Gaudium et Spes , la costituzione conciliare sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, che a 50 anni del Concilio mi pare molto attuale, profetica e da attuarsi.

“.. dei discepoli di Cristo ...  e non vi è nulla di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore. La loro comunità , infatti, è composta di uomini che, riuniti insieme nel Cristo, sono guidati dallo Spirito Santo nel loro pellegrinaggio verso il regno del Padre ed hanno ricevuto il messaggio di salvezza da proporre a tutti” (G.S:.1).

 “ in verità gli squilibri di cui soffre il mondo contemporaneo si collegano con quel profondo squilibrio che è radicato nel cuore dell’uomo. …. cos’è l’uomo? qual’e il significato del dolore, del male , della morte?...ecco la chiesa crede che Cristo per tutti morto e risorto dà sempre all’uomo, mediante il suo Spirito luce e forze par rispondere alla sua altissima vocazione;… ( G.S. 10).

la coscienza è il nucleo più segreto e il sacrario dell’uomo dove lui è solo con Dio, la cui voce risuona nell’intimità” ( G.S. 16).

“… deriva che il bene comune - cioè l’insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono tanto ai gruppi quanto ai singoli membri di raggiungere la propria perfezione.. Occorre perciò che sia reso accessibile all’uomo tutto ciò di cui ha bisogno per condurre una vita veramente umana come il vitto, il vestito, l’abitazione, il diritto a scegliere liberamente lo stato di vita e a fondare una famiglia, il diritto al’educazione e al lavoro …. L’ordine sociale pertanto e il suo progetto debbono sempre lasciar prevalere il bene delle persone, poiché l’ordine delle cose deve essere subordinato all’ordine delle persone …” ( G.S.26).

“ .. è perciò necessario riconoscere ognora più la fondamentale uguaglianza fra tutti … Ma ogni genere di discriminazione circa i diritti fondamentali della persona, sia in campo sociale che culturale, in ragione del sesso, della razza, del colore, della condizione sociale, della lingua o religione, deve essere superato ed eliminato come contrario al disegno di Dio.”… Infatti  le diseguaglianze economiche e sociali  eccesive tra i membri e tra i popoli dell’intera famiglia umana, suscitano scandalo e sono contrarie alla giustizia sociale, all’equità, alla dignità della persona umana nonché alla pace sociale ed internazionale” … ( G.S. 29).

“.. Tuttavia l’attesa di una terra nuova non deve indebolire, bensì piuttosto stimolare la sollecitudine nel lavoro relativo alla terra presente dove cresce quel corpo dell’umanità nuova che già riesce ad offrire una certa prefigurazione, che adombra il mondo nuovo…” ( G.S. 39).
 

Non so se sono riuscito nel mio intento. Vi invito comunque ad andarvi a rileggere tutta la Gaudium et Spes: ho cercato di riportare quei brani che a mio dire commentavano quanto ci ha detto Ezechiele: il cuore di pietra,  il cuore nuovo dono di Dio,  cuore inteso come centro della persona umana; poi il popolo e la città nuova che Dio costruirà, città già presente in tutte le piccole cose buone e positive che richiamano il regno di giustizia e pace, già presente in mezzo a noi e di cui spesso riusciamo ad essere segno.
 
 
 


Dal libro del Profeta Ezechiele
al Capitolo 36



 
 

[20]Giunsero fra le nazioni dove erano spinti e disonorarono il mio nome santo, perché di loro si diceva: Costoro sono il popolo del Signore e tuttavia sono stati scacciati dal suo paese.
[21]Ma io ho avuto riguardo del mio nome santo, che gli Israeliti avevano disonorato fra le genti presso le quali sono andati.
[22]Annunzia alla casa d'Israele: Così dice il Signore Dio: Io agisco non per riguardo a voi, gente d'Israele, ma per amore del mio nome santo, che voi avete disonorato fra le genti presso le quali siete andati.
[23]Santificherò il mio nome grande, disonorato fra le genti, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le genti sapranno che io sono il Signore - parola del Signore Dio - quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi.
[24]Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo.
[25]Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli;
[26]vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.
[27]Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi.
[28]Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio.
[29]Vi libererò da tutte le vostre impurità: chiamerò il grano e lo moltiplicherò e non vi manderò più la carestia.
[30]Moltiplicherò i frutti degli alberi e il prodotto dei campi, perché non soffriate più la vergogna della fame fra le genti.
[31]Vi ricorderete della vostra cattiva condotta e delle vostre azioni che non erano buone e proverete disgusto di voi stessi per le vostre iniquità e le vostre nefandezze.
[32]Non per riguardo a voi, io agisco - dice il Signore Dio - sappiatelo bene. Vergognatevi e arrossite della vostra condotta, o Israeliti».
[33]Così dice il Signore Dio: «Quando vi avrò purificati da tutte le vostre iniquità, vi farò riabitare le vostre città e le vostre rovine saranno ricostruite.
[34]Quella terra desolata, che agli occhi di ogni viandante appariva un deserto, sarà ricoltivata
[35]e si dirà: La terra, che era desolata, è diventata ora come il giardino dell'Eden, le città rovinate, desolate e sconvolte, ora sono fortificate e abitate.
[36]I popoli che saranno rimasti attorno a voi sapranno che io, il Signore, ho ricostruito ciò che era distrutto e ricoltivato la terra che era un deserto. Io, il Signore, l'ho detto e lo farò».