Essere presente al Presente nel presente

 

 

·       La chiamata: il mio battesimo

1)     Mc1,16-20: Mentre passava lungo il mare di Galilea, egli vide Simone e Andrea, fratello di Simone, che gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. Gesù disse loro: «Seguitemi, e io farò di voi dei pescatori di uomini». Essi, lasciate subito le reti, lo seguirono. Poi, andando un po' più oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni, suo fratello, che anch'essi in barca rassettavano le reti; e subito li chiamò; ed essi, lasciato Zebedeo loro padre nella barca con gli operai, se ne andarono dietro a lui.

2)     Vocazione è l’incontro dei doni di Dio con la responsabilità dell’uomo: Dio ci ha donato la vita perché noi potessimo restituirla a Lui nell’amore dei fratelli

3)     L’acqua

 

·       Vocazione: chiamati a vivere il Vangelo

1)     Fratelli, vi esorto io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, cercando di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti. A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo.

2)     I seguaci di Cristo, chiamati da Dio e giustificati in Gesù Cristo non secondo le loro opere, ma secondo il disegno e la grazia di Lui, nel battesimo della fede sono stati fatti veramente figli di Dio e compartecipi della natura divina, e perciò realmente santi. Essi quindi devono, con l’aiuto di Dio, mantenere e perfezionare, vivendola, la santità che hanno ricevuta[…] è chiaro dunque a tutti, che tutti i fedeli sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità.. (LG 40)

3)      Volendo amare il Signore mio Dio e il prossimo mio come me stesso con la stessa disponibilità che fu di Maria ho scelto di aderire alla chiamata del Signore di vivere nella Comunità Una questo particolare stile di vita evangelico.

4)     Chiamati per vivere il Vangelo, vivere cioè la propria vita secondo la logica folle di Dio, così grande da poter rinunciare a se stesso per donare tutto e ritrovare in questo modo la propria essenza

5)     Il pendaglio (la consegna del nome da appendere al collo)

 

 

·       Io sono stato chiAmato

1)      2Cor12,1-10: Conosco un uomo in Cristo, che quattordici anni fa (se fu con il corpo non so, se fu senza il corpo non so, Dio lo sa), fu rapito fino al terzo cielo. So che quell'uomo (se fu con il corpo o senza il corpo non so, Dio lo sa) fu rapito in paradiso, e udì parole ineffabili che non è lecito all'uomo di pronunziare. Di quel tale mi vanterò; ma di me stesso non mi vanterò se non delle mie debolezze. Pur se volessi vantarmi, non sarei un pazzo, perché direi la verità; ma me ne astengo, perché nessuno mi stimi oltre quello che mi vede essere, o sente da me. E perché io non avessi a insuperbire per l'eccellenza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un angelo di Satana, per schiaffeggiarmi affinché io non insuperbisca. Tre volte ho pregato il Signore perché l'allontanasse da me; ed egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza». Perciò molto volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me. Per questo mi compiaccio in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in angustie per amor di Cristo; perché, quando sono debole, allora sono forte.

2)     Io, con le mie caratteristiche, le mie capacità, i miei limiti sono stato amato e perciò chiamato; non posso dimenticarmi di questo: Dio mi ha voluto così perché aveva bisogno di uno come me per costruire il suo regno.

3)     Lo specchio

 

·       La comunità

1)     At 2,42-47: nell'ascoltare Ed erano perseveranti l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli. Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le proprietà e i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati.

2)     Nella mia particolare vita Dio ha voluto farmi il dono della fraternità perché io potessi vivere appieno la vocazione alla quale sono stato chiamato: da un lato i fratelli e le sorelle che ha posto al mio fianco sono i custodi responsabili della mia vocazione ai quali devo affidare la mia vita quotidiana perché siano la voce di Dio su di essa, dall’altro un giorno mi verrà chiesto conto dei peccati dei fratelli se non sarò stato puntuale nell’essere custode delle loro scelte.

3)     Gesto dell’abbraccio santo: Fratelli, rallegratevi, ricercate la perfezione, siate consolati, abbiate un medesimo sentimento, vivete in pace; e il Dio d'amore e di pace sarà con voi. Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio. Tutti i santi vi salutano. La grazia del Signore Gesù Cristo e l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.