40°
Campo di Comunità Una Bardineto, sabato 4 agosto 2018
"Alzati e cammina!"
(trascrizione della relazione a voce a integrazione di appunti sintetici)
L'incontro con colui che "ha le risposte", per la nostra vita, per il nostro domani. |
Eccoci... oggi abbiamo raggiunto un nuovo traguardo, quello di una nuova tappa della vita.
Quaranta
anni insieme, 40 campi estivi che di volta in volta ci sono serviti per
crescere nella consapevolezza che era importante percorrere quella
tappa insieme, in gruppo. Una tappa che fa parte del giro d'Italia
della VITA di ciascuno; una tappa che ci ha fatto e ci fa assaporare
sempre la "MANIFESTAZIONE DI DIO" SU TUTTO QUELLO CHE VIVIAMO.
Quest'anno
ci è stato proposto un cammino sui MIRACOLI DI GUARIGIONE che Gesù
opera nelle diverse difficoltà della vita di ogni uomo e donna, sulla
libertà e sulla verità che ci viene dall'incontro con LUI.
Quando
la nostra vita ci sembrava infilata in un buco nero... quando ero sordo
ad ogni stimolo e ad ogni novità... quando ero cieco e non riuscivo a
vedere le cose belle che mi erano accanto... quando non riuscivo a
costruire pensieri positivi... ecco che davanti a me c'è sempre stata
una mano tesa: "afferrala, IO CI SONO".
Questa
mattina abbiamo di fronte il brano del Vangelo di Luca, cap. 5,
versetti 17-26, il brano detto "del paralitico perdonato e guarito":
Gesù guarisce e può perdonare i peccati (Lc 5, 17-26)
[17]Un
giorno stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della
Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da
Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. [18]Ed
ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato,
cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. [19]Non
trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul
tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a
Gesù nel mezzo della stanza. [20]Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». [21]Gli
scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che
dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?». [22]Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? [23]Che cosa è più facile: dire «Ti sono perdonati i tuoi peccati», oppure dire «Àlzati e cammina»? [24]Ora,
perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di
perdonare i peccati, dico a te - disse al paralitico -: àlzati, prendi
il tuo lettuccio e torna a casa tua». [25]Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio. [26]Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose». |
A questa pagina, questa mattina, darei questo titolo: "GLI INCONTRI":
- l'incontro con la nostra vita... e con il nostro corpo;
- l'incontro con le persone che sono in cammino con me;
- l'incontro con COLUI che non sembra ma È... perché LUI HA LE RISPOSTE;
- l'incontro con il mio domani.
Quindi...
Per primo incontriamo la nostra vita, in particolare la nostra corporeità, che con l'andare avanti degli anni ci sembra, e forse lo è, una spina nel fianco per ogni nostra decisione e azione.
Pensavo, per non blaterare troppo, di pregare con alcune preghiere del "PANE QUOTIDIANO":- Incantami,
Signore, del sogno di un corpo armonioso dal quale traspare lo
splendore dell'anima. Signore Gesù, tu ti sei presentato come guaritore
del corpo e del cuore dell'uomo.
- Donami
quella salute del corpo che viene dalla salute dell'anima. Insegnami a
vivere la malattia del corpo con quella dignità che viene da un'anima
armoniosa".
- Donami
Signore la salute, se serve per costruire il tuo Regno, un regno di
giustizia, di amore e di pace attorno a noi. Ma donaci anche di leggere
la malattia, e la vecchiaia, come un regalo, se ci serve per capire
quello che, da sani e giovani, non avremmo capito.
Questo è, a
me sembra, importantissimo per la nostra età, per i nostri malanni: saper
metter in fila le cose nel giusto valore, che tante volte non ci riesce bene.Il secondo incontro è con quelli che camminano accanto a noi,
con le persone della nostra vita, della nostra famiglia, quelli che
incontriamo per caso eccetera eccetera, ma in particolare con coloro
che hanno incrociato la mia strada, la nostra strada, in un cammino di
fede, nel cammino di fede che facciamo,
con tutti gli sforzi, con tutti i tradimenti, con tutte le zavorre che
abbiamo... Ed è inutile che ci contiamo quella dell'uva.. questo
cammino noi lo facciamo, sennò ce ne staremmo tranquillamente a Finale o
sulla spiaggia a Noli, sulla spiaggia dei pescatori, e non ci
penseremmo nemmeno a essere qui a parlare di certe cose, a dire certe
cose e a volere vivere certe cose...
Ho portato la Carta Verde e leggo l'ultimo pezzetto, una preghiera che completa un po' la Carta Verde:
- Concedi
Signore, a chi cerca davvero di ascoltare la tua parola, di incontrare
persone disposte e desiderose di leggere insieme, pregare insieme,
vivere insieme la tua parola.
- Modella
tu Signore il cuore di qualche uomo, di qualche donna, capace di vivere
con entusiasmo la solitudine con sé stesso e con Te, perché attorno
alle grandi solitudini fioriscono le grandi comunioni.
- Prendi
tu per mano, Signore, i timorosi di perdere la propria individuale
libertà e lasciarci stringere la mano da altri fratelli e da altre
sorelle capaci di risvegliargli in cuore il coraggio di ascoltare
davvero la tua parola, vera liberazione dal di dentro.
- Conduci
tu Signore i timorosi che cercano nella Comunità un appoggio
psicologico alle proprie paure, una conferma e una difesa, di saper
vivere invece la Comunità come un luogo pericolosissimo per le
proprie sicurezze, continuamente esposti alla possibilità della
conversione.
- Affina
il nostro sguardo, Signore, per poter accuratamente distinguere tra la
compagnia di amici, tra il gruppo di catechesi, tra il gruppo dei
parrocchiani, tra l'equipe di servizio, tra l'appuntamento di preghiera ...
e la Comunità, luogo dell'ascolto profondo per la conversione comune.
- Incantami,
Signore, di quel rapporto specialissimo ed unico che si crea tra i
fratelli e le sorelle che si ritrovano per leggere insieme la tua
parola, avvolta nel giornale quotidiano ma indirizzata all'orologio, al
portafoglio, alla casa, al matrimonio, alle ferie, al cuore dei singoli
comunitari.
- Segnalami
l'incontro di una vera Comunità con il disagio nel rapporto con i
vecchi amici, con i compagni del sindacato e con gli stessi parenti, per
il fatto che con i fratelli e le sorelle della Comunità nasce un
rapporto nuovo, che trascende la cordialità e anche l'affetto,
spingendosi attraverso una reciproca autorevolezza sul continente nuovo
dei "contatti d'anima".
- Abilitami
a quella conoscenza profonda di me stesso che mi rende capace di
una condivisione trasparente dalla profondità del mio cuore alla
profondità del cuore dei fratelli e delle sorelle.
- Insegnami
ad accogliere e donare il regalo prezioso della condivisione fraterna,
senza escludere zone delicate della mia vita, così da poter accogliere,
Signore, attraverso le parole dei fratelli, l'eco della Tua Parola sui
miei passi.
- Mandami
fratelli e sorelle capaci di offrire la loro diligente presa a carico,
per custodire il frutto della correzione fraterna ricevuta sotto il Tuo
sguardo.
- Instillami
il desiderio vivace di fecondare il rapporto d'affetto che vivo
nella mia famiglia con l'innesto nuovo di un'esperienza di comunità
evangelica nella mia casa, verso il traguardo della preghiera domestica.
Questi fratelli, se mi incontrano che sono sul
lettuccio, sicuramente hanno il coraggio di sfondare il tetto e calarmi!Un terzo
incontro è l'incontro con questo personaggio a cui dicono "ma tu chi
sei? come ti permetti di fare queste cose?"... però lui ha le
risposte. Lui ha le risposte perché, quando gli dicono che
perdonare i peccati non lo può fare... e non va bene, sei un farabutto
bestemmiatore, che ne so... chissà le parole che hanno usato e che
potete immaginare... e questo qua dice "ah, sì, non va bene?" (nel brano Gesù risponde tranquillo ma penso che si sia anche un po' arrabbiato) e allora dice "Ah,
non va ben così? allora vi faccio vedere, guardate... dato che io posso
dire ti siano perdonati i tuoi peccati, ti metto a posto con la tua
mente, col tuo cuore, con la tua coscienza... ora prendi il tuo letto,
alzati in piedi e cammina! Allora, sono capace a farlo o no, questa
cosa qua? Mi spetta di diritto farlo o no?" Questo qui sì è alzat e quelli lì son rimasti di sale...
Tante
volte noi ci rivolgiamo a questo qua, Gesù, questo che ha le
risposte per tutto, cercando di prendendolo alla leggera, in
quanto ci sembra che non sia in grado di avere le risposte per tutto.
Abbiamo questa paura, questo timore davanti a questo personaggio che ha
le risposte per tutto. È inutile che stiamo a negarlo...
Leggo ora altre tre preghiere di don Prospero:
- Concedi Signore di sperimentare la felicità con la certezza che tu esisti e che mi avvolgi col tuo amore infinito.
- Dove
va a finire il cammino a senso unico della mia vita? Verso il baratro
del nulla o verso la pienezza di una vita senza fine e dell'incontro
con te, mio Dio? Posso vivere questa vita senza la speranza della vita
eterna?
- Insegnami
a trasecolare ogni volta come se fosse la prima quando riesco a
inginocchiarmi davanti a te esclamando "Tu sei il Figlio di Dio".
- Signore,
donami l'urgenza di sapere chi sei tu per me, uno fra i tanti, il primo
di tutti, colui dal quale ricevo tutto, o colui del quale posso fare
benissimo a meno?
Mi
veniva da raccontare una cosa che capita quando si va come educatori
coi coi ragazzini, si fanno dei gruppi e, per vedere quali
sono le cose importanti della vita, si prende un foglio, un pennarello
e si dice "per te cos'è la cosa più importante?", e questi
rispondono... la mamma... e tu scrivi sul foglio "mamma" ... E per te?
è mio fratello... e tu scrivi "fratello" ... Per te? che ne so... i
soldi... Per te? la pace ... Per te? la Sampdoria ... Per te?
l'ecologia ... Per te? questo ... Per te? quell'altro ... quell'altro
... e quello che dovrebbe essere il primo di tutti non c'è mai! Il
primo di tutti non c'è mai! Quelli sono bambini, ragazzini, ma se noi
lo provassimo a farlo adesso, che abbiamo il cranio preparato su questa
cosa, se uno rispondesse "prima di tutti Dio", direbbe una stupidaggine
colossale come la corazzata Potëmkin, perché sarebbe falso: non è vero!
Perchè nella nostra realtà, prima viene mia figlia che è in Sri
Lanka, secondo, l'altro figlio che è chissà dove... , terzo i nipotini,
quarto i fagiolini, quinto l'orticello, sesto le pesche, e così via...
È questa cosa qua: quello che è primo di tutti non c'è nella nostra
classifica! È così: questo qua che ha risposte per tutti, forse c'è ma
in un angolo, in fondo,...proprio quando non sappiamo più cosa
dire.
L'ultimo punto è "Prendi il tuo lettuccio e vai a casa tua"...
che è la tappa di domani, no? È la tappa di quando torniamo a casa alla
vita di tutti i giorni. Lo vediamo ancora con alcune preghiere di don
Prospero.
Grazie,
Signore Gesù, perché più vado avanti con gli anni, meno sono
abbarbicato alle mie cose e più sono disponibile a lasciarmi
ridiscutere. Grazie perché, così, più il tempo passa più mi sento nuovo.
Ecco
che domani la tappa si fa dura... sembrava piana, eh?, ma ho paura che
partiamo subito con il Mortirolo... perché, abbarbicato come sono alle
mie cose, a quest'età... il letto, la poltrona, il dentifricio ...
tutto... i mobili... tutto... e invece avanti: lasciarmi discutere,
ridiscutere ehhh... sentirsi nuovi?
- Signore
Gesù, insegnami il fascino dei vasti orizzonti, ma rendimi consapevole
che il vasto orizzonte è fatto di tanti piccoli puntini, la vita di
tutti i giorni.
Lo abbiamo già detto, è tutta la settimana che ne parliamo: "stare attenti, vivere attenti..."
- Insegnami
a leggere con attenzione il giornale, non meno di una lettera appena
arrivata ... insegnami anche a scrutare il volto di chi mi sta accanto
per accorgermi del suo mal di testa prima che me lo dica lei/lui...
Ma
neanche aggiornati sulle notizie siamo! Sugli avvenimenti del mondo! È
come un corridore che parte senza il Garibaldi: sbaglia subito strada!
Sapete cos'è il Garibaldi? ...Non lo sa nessuno..... Ogni corridore
ciclista, quando fa una tappa, riceve un fogliettino piccolissimo che
se lo tengono nella maglia... ora serve meno, anche se ce l'hanno
ancora, perché hanno anche le radioline, ma una volta era
fondamentale, e su quel foglietto c'era tutto: strada, montagne,
discesa, c'era tutto... pendenze, tutto... ora hanno la radiolina,
ma una volta c'era solo il Garibaldi per sapere dove andava la tappa...
- Fa che mi ponga le grandi domande della vita, da dove vengo, dove vado, chi sono?... chi sono, chi sono! ... con più insistenza di quando chiedo chi sta vincendo la partita di pallone.
- Insegnami
a riempire ogni frammento del mio tempo pensando, amando, pregando,
telefonando, palpitando per le cose del mondo e per chi mi è seduto
accanto. Signore aiutami a vivere vivo... sempre!
Penso a quello lì (Gesù) che a un certo punto ha detto "Alzati, prendi il tuo lettuccio e vattene a casa"
e quest'altro qui ha preso il suo lettuccio... E allora pensavo anch'io
"ora mi alzo, prendo il mio letto, e mi preparo per la tappa di
domani"... a Rivarolo. Ri-semino la mia vita guarita, nuova, e mi
impegno ad annaffiare il mio futuro.
Buon cammino!