Anche
quest'anno la
giornata di inizio Avvento l'abbiamo tenuta nei locali dell'ASCUR, aiutati questa volta
da Graziella Merlatti di Regnum Dei. Una giornata per rimettere a fuoco
il significato dell'Avvento ma soprattutto per attualizzare l'attesa
del Salvatore nelle situazioni di oggi e per essere sempre più
consapevoli e vigilanti (una parola chiave della prima domenica di
Avvento). La giornata è iniziata con la Santa Messa in parrocchia, all'Assunta di Rivarolo, dopo la quale ci siamo trasferiti nei locali dell'ASCUR per un'accoglienza reciproca attorno ad un semplice aperitivo. Abbiamo anche accolto due amici carissimi di Neva, di passaggio da Genova nel percorso di ritorno dalla Liguria di Levante a Nord di Milano. |
Poi
il pranzo, come sempre un momento conviviale per condividere, insieme
ai piatti preparati da ciascuno, pezzi di vita quotidiana. |
Dopo
pranzo abbiamo accolto Graziella Merlatti di Regnum Dei. Un lume
acceso, un canto di invocazione "Vieni Signore vieni, Maranathà", e poi
Graziella ci ha condotti in una lunga riflessione focalizzata
soprattutto sulla necessità di essere "vigilanti", vivere attenti alle
stuazioni, vivere con un "discernimento dell'oggi che salva il futuro",
come quello di Noè, in contrasto con la incapacità dei suoi
contemporanei che si ritrovarono il diluvio addosso senza che si
fossero accorti di nulla (Vangelo di domenica 1 dicembre). Coltivare
una vigilanza e un discernimento per cogliere i segnali di pericolo
nella nostra società, ad esempio nella giustizia e nei rapporti con e
tra le persone e i popoli, ma anche per vedere i segni di speranza che
vengono dalle belle notizie di un'umanità capace di generosità, di
accoglienza, di fraternità, di amore. L'Incarnazione non è finita ed è oggi il tempo del nostro Natale: Dio nasce perché noi nasciamo ad una vita rinnovata! |
Alla fine della riflessione abbiamo letto una parte della "ballata della speranza", una bellissima poesia di padre Davide Maria Turoldo, sulla quale abbiamo agganciato le condivisioni personali. Abbiamo concluso cantando "è la mia strada", segno del nostro desiderio di camminare, insieme, verso il Signore che viene. |
BALLATA DELLA SPERANZA
(estratto)
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e la speranza avesse una voce
sola Allora appunto urlassimo ascolta: VIENI, VIENI, VIENI! |